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La studiosa Anthea Brook ricostruisce tramite un'accurata analisi dei documenti la commissione dell'altare maggiore di Santo Stefano al Ponte allo scultore Ferdinando Tacca. L'opera, sistemata lungo la parete sinistra della chiesa durante l'Ottocento, rimane comunque il lavoro più significativo conservato nella chiesa, grazie soprattutto al bassorilievo bronzeo con la Lapidazione di santo Stefano, realizzato dal Tacca tra il 1651-1655. Sul pannello è rappresentato l'episodio così come narrato negli Atti degli Apostoli. Con meticolosa precisione, la Brook rintraccia i percorsi dell'artista fiorentino tramite i documenti che ne testimoniano incontri e ascendenze, sottolineando le influenze dei più grandi scultori del passato, da Ghiberti a Donatello, a Raffaello, al Giambologna. Il libro rappresenta l'ultimo grande lascito di Anthea Brook, una delle più grandi studiose della scultura fiorentina del XVII secolo, che proprio su Ferdinando Tacca aveva redatto la propria tesi di dottorato.