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Che vuol dire essere democratici? Dove e in che forme agisce la democrazia, oggi? Qual è il suo stato di salute? Sebbene la parola compaia in ogni discorso sul mondo attuale, il concetto-cardine di "rappresentanza" la identifica o, in realtà, la tradisce? Otto filosofi contemporanei affrontano queste domande, componendo un quadro articolato delle ambiguità della storia, del mito, del concetto e delle pratiche democratiche. E interrogano in modo critico alcune tappe essenziali del cammino democratico, da Atene alla Costituzione europea, dalla Rivoluzione Francese alla crisi del capitalismo occidentale, il compagno di strada del sistema democratico moderno. Fino ad arrivare al presente, in cui la "democrazia" sembra un marchio da esportare ovunque, un significante potente ma vuoto e buono per tutti gli usi. Questo libro, che ci aiuta a capire meglio come funziona il controverso rapporto tra potere e "governo del popolo" nelle nostre democrazie, ci lascia con un dubbio sostanziale: siamo democratici?