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Protetto da una catena di montagne il villaggio di Zelary, una manciata di casupole azzurre e bianche, non è segnato su nessuna mappa. Abitano questo angolo sperduto della Moravia Zena la Contasoldi, Joza lo Spaccamontagne, Selda il Donnaiolo, Lucka la strega guaritrice, Honza il Buffone ed Helenka la Creatrice di miracoli. A unirli in un universo chiuso sono i racconti di piccoli ribelli, che vivono e si perdono nei vizi, di bambini sfrontati e morbosamente curiosi, e di animali, buoni maestri di resistenza e timidezza. In questo mondo sovraffollato, dove ognuno è cacciatore e preda, Kveta Legátová costruisce una ballata d'amore e brutalità, seguendo la quale gli abitanti di Zelary affidano alle parole il niente per cui hanno vissuto. Da Zelary nel 2003 è stato tratto l'omonimo film che ha fatto conoscere la scrittrice in tutt'Europa.