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A Milano, nel ventennio successivo alla Liberazione, si è realizzato uno stretto rapporto di collaborazione tra la politica e lo sport. Supplendo alla mancanza di iniziativa governativa, il Comune guidato dai sindaci Greppi e Ferrari ha saputo svolgere un'importante funzione di stimolo e di promozione di tutte le attività sportive, tramite anche il diretto coinvolgimento dei grandi club privati. La città meneghina, che nello stesso periodo è stata per tutto il Paese un esempio concreto di rinnovamento politico e di attività riformatrice, ha costituito quindi anche per la cultura e la pratica sportiva un laboratorio di iniziative che hanno indicato una reale alternativa rispetto alle tendenze nazionali.