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Un'esposizione delle opere di dieci scultori italiani colti lungo l'evolversi del loro percorso artistico. Nicola Carrino, Pietro Coletta, Luigi Mainolfi, Eliseo Mattiacci, Hidetoshi Nagasawa, Mauro Staccioli, Giuseppe Spagnulo, Antonio Paradiso, Pino Pascali, Antonio Trotta: dieci figura chiave della scultura italiana del secondo dopoguerra, protagonisti in modi diversi di quel rinnovamento del linguaggio plastico di cui ancora oggi sono evidenti i segni. Una "crisi della scultura" come forma idealizzata, "monumento" in senso classico, a cui le avanguardie storiche avevano cercato di offrire le prime risposte. Il catalogo riporta le opere in mostra introdotte da un saggio di Arturo Schwarz, tra i massimi conoscitori di Duchamp e del dadaismo.