Tab Article
L'impresa di aprire il pensiero epistemologico di Gaston Bachelard (1884-1962) ad una dimensione "storicistica" sembra a prima vista un controsenso gnoseologico, prima ancora che storiografico. Il libro non vuole in effetti arrivare a tanto, ma solo mostrare che esistono, attraverso le innegabili consonanze e affinità con i concetti tipicamente hegeliani di 'opposizione' e di 'negatività', sufficienti motivi per cominciare a battere questa via di ricerca. La nozione di temporalità, così come si matura nella fase iniziale e centrale del pensiero del filosofo francese, è, da questo punto di vista, stimolante e gravida di conseguenze: un tempo atemporale, una serie irregolare, una cadenza aritmica è, forse, un'immagine assai adeguata ai tempi che stiamo oggi vivendo, e, in virtù di ciò, offre la possibilità di pensare e ripensare il senso della storia dopo la "Fine della Storia".