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"C'è, nella venticinquennale vicenda della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, una costante: la diffusione, da parte dei promotori, di notizie e dati e di previsioni fantasiose e prive di ogni attendibilità scientifica. Non per caso. Occorreva (e occorre) far credere all'opinione pubblica e ai decisori politici che la vecchia linea è ormai satura (o prossima a saturazione), che il futuro vedrà una crescita esponenziale dei traffici tra Italia e Francia, che la nuova linea produrrà risparmi energetici e benefici ambientali, che i sindaci e le popolazioni sono stati consultati e convinti. La verità è tutt'altra. Lo dimostrano le analisi e i documenti pubblicati in questo quaderno che svelano i reali interessi in gioco e le bugie che hanno costellato la progettazione dell'opera, amplificate dai grandi organi di informazione (nei cui consigli di amministrazione siedono, talvolta, esponenti di gruppi interessati alla stessa)."