Tab Article
Giorgio Colombo non si limita a essere un affabulatore - detto per usare un termine caro a Pier Paolo Pasolini - cioè un abile descrittore di vicende e di sentimenti umani, ma è anche un appassionato fotografo, amante dello scatto istantaneo, dell'immagine autentica, originale e in un qualche modo "primitiva", come si dice del buon vino proposto senza arrangiamenti o addirittura adulterazioni. Il libro è costellato di luminose vedute, sovente affiancate in parallelo con i versi di poesia, tutte colte al volo senza uno studio complesso di posa e di montaggio, ma quasi estratte d'acchito dalla realtà fenomenica delle cose e trasferite d'incanto negli archivi della memoria. In tale modo Giorgio Colombo diventa un artista a duplice dimensione, in quanto adopera, con la stessa capacità di espressione efficace ed essenziale sia la parola sia l'immagine.