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Il saggio di Sara Teresa Russo è dedicato al testo teatrale in tre atti di Italo Svevo La rigenerazione, rimasta inedita alla morte dello scrittore triestino avvenuta nel 1928 e pubblicata solo nel 1960 in Commedie dal critico d'arte triestino Umbro Apollonio. La studiosa pisana contestualizza l'opera non solo all'interno della vasta produzione narrativa e teatrale di Svevo, ma anche e soprattutto in rapporto alle tendenze teatrali d'epoca e a confronto con gli sviluppi della psicanalisi e dell'interpretazione dei sogni di Freud, essendo la pièce caratterizzata dall'introduzione di un sogno a scena aperta, al termine di ogni atto: il protagonista Gianni Chierici "istituisce una sorta di parentela con l'incanutito Zeno Cosini". Ampia di considerazioni e di approfondimenti appare l'attenzione resa dalla saggista nei confronti del tema centrale della vecchiaia e dei tentativi, anche in rapporto alla scienza d'epoca, di ringiovanimento trattati da Svevo nei romanzi, racconti e nelle tredici commedie, in speciale modo in quest'ultima.