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L'eco del Liber di Catullo, con esplicito riferimento agli otto Carmina Docta inseriti nei centosedici costituenti la raccolta, risuona come omaggio all'innovazione del grande poeta latino di una nuova "poesia del disimpegno", cioè non più legata alla celebrazione dei fasti di Roma, ancella della Storia e del Potere, ma ridimensionata alla misura personale del poeta che diventa testimonio soggettivo del tempo e strumento di interpretazione dell'universalità dei caratteri umani con valenza di adattamento per ogni tempo e luogo delle umane vicende. Appare straordinaria la capacità del Poeta piemontese di rendersi cantastorie della più moderna attualità con uno spessore straordinario di aderenza alle vicende antiche, finanche ai miti, che soprassiedono allo sviluppo e a ogni evoluzione della nostra cultura.