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La figura della donna, così sospesa tra virtù e vizio, attraversa il terribile periodo del medioevo dove viene esasperato il contrasto antinomico tra santità e stregoneria, tra misticismo ed erotismo, tra castigatezza e lascivia. Viene ricostruita la storia di Gabrina degli Albeti, di Giovanna d'Arco, di Caterina Benincasa, di Maifreda da Pirovano, all'interno del mondo gotico, nel quale il peccato è così strettamente legato al castigo e la disgrazia lo è alla perdizione. (dalla presentazione di Donne di Rossano Onano) Ogni verso di Rosanna Pirovano è un trionfo della vita, di stupore, di incanto e di disincanto, di febbrile tensione per il domani, sempre incerto, adombrato dalla falce della morte, ma anche così ricco di attrazione. C'è tanto ardore in questo canto dialettale che fa rima con l'amore: è una pignatta d'oro posta al termine dell'arcobaleno e, quindi, introvabile, però sempre idealizzata, concupita, adornata di promesse e di attese, ma forse neppure realmente cercata. (dalla presentazione di "Donne" di Rosanna Pirovano)