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Cento liriche scritte dal Trecento al primo Novecento da una sessantina di poeti, tutte improntate al sano imperativo di smascherare la corruzione e l'ipocrisia, il malessere e il falso perbenismo dei contemporanei, sotto il pungolo d'una febbrile e sferzante volontà dissacratoria. Molti i grandi poeti comici' in questa falange di fustigatori (Angiolieri, Dante, Boccaccio, Pulci, Berni, Folengo, Aretino, Giusti, Porta, Belli), ma molte le apparizioni a sorpresa: Poliziano, Michelangelo, Tasso, Campanella, Parini, Foscolo, Manzoni, Leopardi, Carducci.