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Dimentichiamo facilmente orientamenti di fondo e di buon senso: «I riti splendano per nobile semplicità e senza inutili ripetizioni; siano adattati alla capacità di comprensione dei fedeli né abbiano bisogno, generalmente, di molte spiegazioni» (Sacrosanctum Concilium, 34). Riempiamo la bocca e i convegni di "culmine e fonte" e "arte del celebrare", mentre troppo spesso le nostre liturgie manifestano approssimazione e incompetenza, contrabbandate per spontaneità e creatività. 12 riflessioni a cuore aperto, da angolazioni non scontate, senza giri di parole, per una liturgia «rivelazione del soprannaturale» e non «compimento di formalità».