Tab Article
Gli esseri umani hanno sempre avuto paura, e la Bibbia abbonda di testi in merito, ma su questo argomento stiamo diventando muti: la paura, per definizione, toglie il fiato, crea silenzio e "non ci sono le parole per dirla da adulti". La paura è una faccenda relazionale: non sta nel profondo del nostro cuore, ma all'esterno, tra noi e il reale, tra noi e gli altri, tra noi e le cose che accadono. Ma la paura è anche un elemento positivo e vitale, quando è il senso del proprio limite e del rischio che si sta correndo: essa ci consente allora di calibrare le forze, di fermarci quando è il caso di farlo, di non pensare che l'unica cosa da fare sia andare sempre avanti. La paura è un tema carico di molta ambiguità perché non è in sé né buona né cattiva. Avere parole per sapere che cos'è, da dove viene, come funziona, significa avere la possibilità di usarla a favore nostro e di tutti. Il libro cerca dentro la Parola di Dio i nodi e le questioni profonde della paura: è l'antica logica della sapienza, che consiste nel conoscere se stessi e le proprie possibilità.