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Addentrarsi nella realtà di un carcere minorile non è mai cosa facile. Provare a farlo con un progetto che, in fondo, gira intorno solo alle parole, potrebbe sembrare la stravaganza di un ingenuo. Ma poi succede che i ragazzi reclusi tra quelle mura, inaspettatamente, colgono un'opportunità che forse non sono abituati a ricevere. Hai offerto loro soltanto la possibilità di raccontarsi. Liberi dall'attesa di condanne o assoluzioni. Con la promessa che avresti fatto di tutto per mettere le ali alle loro parole. Perché almeno le parole possano uscire da lì, scavalcare le grate, bucare le porte blindate e farsi gioco di quelle tristi pareti. L'Associazione ITCA/FAP-Onlus e il relativo progetto Borgo Amigó, sotto la cui egida il laboratorio nel carcere minorile di Casal del Marmo è divenuto realtà, sono attiva espressione della Congregazione Religiosa dei Terziari Cappuccini dell'Addolorata, che ha come carisma originario: l'educativa di strada e il sostegno ai giovani con rischio di devianza o già entrati nel circuito penale.