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Il libro accompagna il lettore in un viaggio fantastico ma reale, che comincia oltre mille anni fa presso le culture incaiche che la coltivarono ed iniziarono l'uso religioso e poi come stimolante per resistere alle fatiche umane. Fino a quando due chimici furbi, Mariani e Pemberton, la trasformano nella bevanda più diffusa dell'umanità, la Coca-Cola. Allo stesso tempo, la miracolosa foglia della coca è anche la materia prima per la fabbricazione della cocaina, una droga che semina violenza in ogni parte del mondo per il controllo del traffico e delle immense fortune che genera. La cocaina per quattro decenni ha finanziato il terrorismo, prima quello di Sendero Luminoso in Perù, poi quello ancora più selvaggio delle FARC in Colombia. È la stessa striscia di polverina bianca che finanzia le armi che sparano su campesinos innocenti e sequestrano Ingrid Betancourt, la stessa cocaina che spara qualche secondo di felicità effimera nei cervelli bruciati dei tossicodipendenti di mezzo mondo. Una delle realtà più complesse di questo nuovo millennio si può comprendere meglio analizzandone uno ad uno i mille risvolti storici, economici, antropologici e sociali.