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Nella discussione sull'ordinazione delle donne, oggi particolarmente viva in alcuni settori della Chiesa cattolica, sembrano mancare non tanto le «ali» che chiedono un cambiamento e un diverso modello di ministero ordinato aperto anche alle donne, quanto le «radici» che rendano conto del perché il Magistero sia giunto in questi ultimi anni ad esprimersi in modo negativo sul sacerdozio femminile. Pare necessario indagare queste radici, per permettere una maggiore intelligibilità alla dottrina proposta dal Magistero. E in particolare c'è un aspetto della storia della teologia cattolica che oggi è particolarmente utile indagare: se la costante tradizione teologica che nei secoli ha escluso la donna dal sacerdozio sia stata influenzata dalla convinzione dell'inferiorità della donna. Detto in altri termini, è la domanda cui oggi alcuni settori della cattolicità occidentale non riescono a rispondere in modo affermativo: è possibile che la dottrina cattolica per cui l'ordinazione sacerdotale è da riservarsi solo ai battezzati di sesso maschile non sia una prassi discriminatoria verso la donna?