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Già da alcune stagioni la Fondazione del Monte ha intrapreso un programma espositivo dedicato alla riscoperta degli artisti d'origine bolognese o operanti in ambito cittadino nei decenni centrali del Novecento, tra i quali Pirro Cuniberti, Giovanni Ciangottini e Bruno Pulga. Maestri di grande valore che, con il loro impegno hanno collaborato a scrivere pagine importanti della storia dell'arte italiana della seconda metà del secolo, arricchendo l'identità culturale della città. Eppure la loro conoscenza e il loro apprezzamento non sono ancora maturati quanto avrebbe giustificato il loro merito. È il caso di Giuseppe Ferrari, un artista riservato e schivo, che si è mantenuto estraneo alle dinamiche del mercato e della spettacolarizzazione per perseguire la sua ricerca.