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"Divagazioni sulla felicità "fu pubblicato dalla casa editrice Alfieri&Lacroix nel 1919. Ora, a quasi un secolo di distanza, il libro costituisce un piccolo caso letterario. Il suo autore risultava essere un certo Oscar Fingal. Ma chi si nascondeva dietro quel nome misterioso? La tesi proposta in questa edizione è che potesse trattarsi di Oscar Wilde, il cui nome per intero era Oscar Fingal O'Flahertie Wills Wilde. Infangato dalla condanna a due anni di lavori forzati per sodomia, il nome dello scrittore irlandese non poteva più essere pronunciato senza suscitare la riprovazione del pubblico nonché l'interesse dei creditori, essendo stati i suoi beni posti sotto sequestro per pagare le spese processuali. Un lungo saggio introduttivo ripercorre la storia accertata, e quella sostenuta da indizi e teorie, che il libro si è lasciato alle spalle. E prova ad accertare se proprio lo scrittore irlandese, ormai condannato, oltreché all'esilio, a un misero scampolo di esistenza intessuta di stenti e vergogna, possa esserne stato l'ispirato artefice.