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Esiste una metodologia liturgica nella lettura della Bibbia. La consuetudine liturgica testimonia come la Chiesa abbia celebrato lungo i secoli (Comites, Epistolari, Evangeliari, Lezionari), servendosi di vari modi nel proclamare la Parola (pericope integra, eclogadica, composta...). I Praenotanda pongono regole interpretative: gerarchizzazione delle formule bibliche, lettura tematica e semicontinua, valore primario dei temi, legami tematici tra formule bibliche di uno stesso formulario e tra formule di un ciclo, ecc. Il testo latino della Nova Vulgata contiene già nella sua traduzione un'interpretazione che la Liturgia romana ha fatto sua riconoscendo il valore del testo biblico originale (ebraico, aramaico, greco). La fisionomia della pericope è essenziale: la formula biblica del Lezionario non sempre corrisponde alla pericope biblica della scrittura: la Liturgia ha compiuto dei "ritocchi" sul testo. Si comprende il valore del contesto celebrativo che è l'ultimo elemento ermeneutico di una formula biblica del Lezionario. Il dialogo tra le formule bibliche, l'eucologia della celebrazione e il tempo liturgico costituiscono la lettura liturgica della pericope biblica.