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Nonostante la vasta fama di santità che suor Margherita M. Alacoque aveva lasciato dopo la sua morte si arrivò alla sua beatificazione soltanto quasi due secoli dopo e dopo 230 anni alla canonizzazione. Le ragioni di questo enorme ritardo del processo vanno ricercate nell'accanita ostilità dei nemici della devozione al S. Cuore e di S. Margherita che fu accusata di essersi inventata tutto. L'importanza di questo documento sta nel fatto che, iscrivendo sr. Margherita M. Alacoque nell'albo dei santi, Benedetto XV mette fine alle infondate calunnie sul suo conto e, narrando la sua "meravigliosa storia", esalta la sua personalità e ce la propone come donna equilibrata ed eroica, di cui la Chiesa può giustamente gloriarsi. Insieme alla mirabile Santa Benedetto XV celebra anche la grande mistica, di cui accetta in pieno il messaggio: il culto al Cuore di Cristo, che ha come fondamento la Rilevazione pubblica (Bibbia e Tradizione Apostolica) e che porta l'inconfondibile impronta delle rivelazioni private fatte a S. Margherita M. Alacoque.