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Da questi racconti sparsi in giornali e in raccolte riceve nuova luce la guerra del 1915, da Corrado Alvaro combattuta con gravi ferite, cantata nelle "Poesie grigioverdi" ed evocata nel romanzo "Vent'anni". Questa è la guerra dei contadini che difendono la loro terra, immersi nelle sue viscere fangose e oscure, ridotti a formiche e a talpe, tra monti scavati dal cannone.[...] I racconti alvariani con una potenza lirica unica nella narrativa di guerra, danno alla terra, ai monti, alle strade, respiro e vita, ai soldati voce e speranza, alle donne, vittime o prostitute, il potere primordiale. Canto e ballo nella riconciliazione sociale e nell'unione con la natura, fanno scoppiare la pace. Continueranno a danzare la moglie con i soldati e la prostituta con l'ufficiale, effimera ed eterna epifania della pace, nella memoria del cuore di ogni lettore.