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"Sulle coste che oggi si chiamano di Calabria, Basilicata, Puglia giunsero, narrano i miti, gli antichissimi Peucezio ed Enotro, e vi trovarono popoli; e i coloni greci incontrarono alti monti e feconde pianure. Vi fiorì poesia, scienza, filosofia. Vennero i Romani ad apprendere quelle arti che le dure vicende del governo dello Stato e della guerra avevano loro vietate, e vi affinarono lingua ed animi. La voce delle Muse ioniche non si affievolì nei lunghi secoli del Medioevo e dell'Età moderna, e ancora dei santi monaci scrissero di Dio e dei poeti cantarono l'amore in greco e in latino. Non è dunque inutile che il lettore di oggi, e i giovani delle scuole, conoscano un pò meglio quella Magna Grecia di cui si parla molto senza troppo saperne, e quella cultura ionica più moderna che è affatto ignota..."