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Un titolo come "Nobili e briganti" sarebbe stato forse più appetibile, per il lettore comune, di "Nobili briganti". Ma il fatto è che i briganti più famosi e più temuti (nel piccolo universo dell'Anglona e del nord Sardegna) furono proprio, in prima primissima persona, i capi delle più potenti famiglie nobili, in particolare quelle di Nulvi, strettamente legate, anche per motivi di parentela, in forti alleanze politiche con i nobili di altri centri. Capi di bande che somigliavano in molti casi a veri e propri eserciti privati, entrarono spesso in conflitto, e talvolta in sanguinose battaglie, con le forze statali. La stessa situazione politica favorì questa contrapposizione che, proseguendo all'indomani della guerra di successione spagnola (1700-1713) la divisione della nobiltà del nord Sardegna in due partiti, schierati uno per Carlo d'Asburgo e l'altro per Filippo V, sembrava autorizzare l'esercizio della violenza sino a conferire a questa attività fuorilegge il colore di una forte opposizione politica al nuovo regime sabaudo. Andrea Piga si confronta qui con i misteri della storia, disegnando con sicurezza e plasticità i piccoli e grandi personaggi di questa tormentata vicenda.