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"Giovannino caro, i comunisti e i socialisti che ho conosciuto erano dei galantuomini, gente della quale ti potevi fidare senza riserve, gente di parola! I diversi ideali, quelli del cattolicesimo democratico e quelli del comunismo, nel rispetto delle loro ferme convinzioni, trovarono terreno comune nella lotta al nazifascismo e nel profondo rispetto della libertà dei popoli e della giustizia dei diritti civili degli uomini. Ognuno di noi, seguendo la propria fede politica prese poi strade diverse. Ci furono quelli che furono fermamente convinti che l'unica salvezza fosse il mondo Occidentale e gli Stati Uniti d'America, e io ero tra quelli, e coloro che al contrario volgevano lo sguardo all'Unione Sovietica e al blocco del patto di Varsavia. Due mondi contrapposti, in quell'epoca, due visioni della società molto diverse, che però ci videro combattere insieme, nella lotta comune al nazifascismo. Così salvammo l'Italia!". (dai Ricordi di Aniello Coppola, p. 56, 98)