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Il volume di supporto alla mostra al MIC di Faenza propone una serie di opere, per lo più vasi, che Pizzi Cannella ha realizzato in ceramica: qui infatti, l'artista romano, per la prima volta, si confronta con la produzione ceramica. "Pizzi Cannella - dice Claudia Casali - racconta la sua fabula picta, la sua storia iconografica, con un supporto a lui nuovo, la ceramica, attraverso una forma antica, il vaso, comune a tutte le civiltà e le culture. In una proiezione tra reale e fantastico, si susseguono immagini come ricordi, riflessioni, sinopie di fantasmi, nuove scoperte, allusioni in quella che diviene per l'artista, a tutti gli effetti, un'esperienza estetica nuova, un prontuario di impressioni, di sensazioni, di dejà-vu, in una grande collezione di esotiche realtà, dove è presente la consapevolezza del viaggio e della scoperta".