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Georges Adeagbo è un "collezionista" che raccoglie e ordina sistematicamente fotografie, libri, ritagli di giornale, stoffe, object trouvé assemblati insieme con criteri diversi, a seconda del contesto in cui opera. Ne derivano grandi installazioni che colmano lo spazio con un'eterogenea molteplicità di segni, immagini e concetti messi in relazione tra loro in un sapiente gioco di significati, corrispondenze e rimandi. Il rapporto tra Africa ed Europa, la storia della colonizzazione, il dramma della guerra e della schiavitù, il cannibalismo culturale, la religione, la democrazia e l'arte sono i temi più cari all'artista che, interessato alle storie locali e agli eroi leggendari, mette in scena suggestive narrazioni i cui significati attraversano i confini tra paesi, culture, epoche, linguaggi. Per la Fondazione Querini Stampalia Georges Adeagbo realizza un progetto specifico e inedito nato dalla relazione con la storia di Venezia e la famiglia dei Querini Stampalia: uno sguardo straniante nato dall'incontro di due culture così diverse. I libri e le carte antiche della Biblioteca, la Presentazione di Gesù al Tempio di Giovanni Bellini, le scene di vita di Pietro Longhi, ma anche gli antichi strumenti musicali e i seicenteschi globi appartenenti alle collezioni della Fondazione diventano per l'artista una inesauribile fonte di ispirazione per costruire il suo incontro.