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"Si dice che per conoscere un autore bisogna andare nei luoghi dove ha vissuto. A dar ragione a questa tesi, qui il luogo ci viene descritto dalla stessa autrice. È la pianura, popolata di memorie e di castelli, che da Parma a Reggio Emilia vanno verso il Po, fino a Colorno, e più precisamente al ghetto di Colorno. Proprio questo sembra essere il suo "ubi consistam". La Quintavalla ne dà conto in una avventurosa "biografia immaginaria" che accompagna prose e poesie e che informa della sua vena favolistica l'intera opera. "Corpus solum" raccoglie un consistente insieme di storie, fiabe e poesie brevi, scritte nel periodo 1980-2002." (dalla Prefazione di Giampiero Neri)