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Quest'opera, l'ultima pubblicata da Löwith, è qui presentata in una nuova edizione italiana, rivista e aggiornata. Apparsa originariamente nel 1971, proprio in occasione del centenario della nascita di Valéry, essa vanta una duplice statura: oltre ad essere una vera e propria summa del pensiero di Löwith (da lui stesso è infatti indicata come il proprio "testamento filosofico"), essa è anche tra i primissimi tentativi di lettura organica del pensiero del poeta de "La Jeune Parque". Nella sua Premessa, il filosofo tedesco infatti avverte che "Valéry, scrittore e poeta, è un pensatore e precisamente il più libero, il più indipendente da tutte le tradizioni radicate e divenute convenzioni": per questa ragione il padre di "Monsieur Teste" ha profondamente interessato Löwith, ossia colui che ha pienamente vissuto e criticato gli esiti storicistici della cultura occidentale e le loro impasses, nel tentativo volto a ricostruirne il processo e a trovarvi soluzione. Ed è proprio attraverso un'interrogazione serrata di Valéry che egli viene delineando il profilo ideale e gli esiti più maturi del suo pensiero. Tra le figure più significative del panorama intellettuale del XX secolo, con questo lavoro Löwith ci offre il suo ultimo esercizio di perspicua analisi filosofica, che non conosce l'usura del tempo.