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La strenua resistenza dei 32 milioni di curdi all'assimilazione, la loro emarginazione politica, sociale e culturale hanno determinato tensioni e contraccolpi di ampia portata nell'area in cui vivono, mostrando quanto sia limitativo relegare a un ruolo di minoranza etnica un popolo transnazionale che dal punto di vista numerico è il quarto del Vicino e Medio Oriente, dopo arabi, persiani e turchi. Probabilmente è l'etnia più numerosa che, a livello mondiale, non abbia ancora costituito un proprio stato. Un popolo che ha una unità etnica, culturale e sociale temprata nei millenni e che da oltre un secolo e mezzo con ricorrenti lotte e rivolte persegue il raggiungimento dell'unificazione politica o almeno il riconoscimento della sua specificità. In questo volume l'identità curda viene esaminata attraverso la quotidianità del millenario rito della cucina e delle tradizioni, anche letterarie, a essa collegate. Il libro è suddiviso in quattro parti: una introduzione storica sul Kurdistan, la storia della cucina e degli alimenti tradizionali, poesie e racconti popolari legati alla cucina, una serie di ricette tradizionali curde. Le poesie sono accompagnate dal testo arabo, così come i nomi delle ricette tradizionali.