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Scritto sulle foglie" suggerisce già nel titolo la presenza di una natura viva, inafferrabile e misteriosa, che si muove fra le emozioni del protagonista, col "mormorio del vento" e "l'ineffabile respiro della prima neve". È una forza arcana che agisce, spesso in silenzio, lasciando la vaga traccia di un sentiero di odori, come le resine nel vento. È l'essenza della rugiada che veste la mattina di dolore precoce o il profumo di una luna curiosa, che nella quiete della notte è testimone di un'intima esplosione di vita: "Entrerò nel tuo corpo/ attraverso la luce,/ sfiorando rasente/ il profumo della luna". Gli elementi del mondo fisico diventano nei versi di Cecchini le proprietà di una realtà che esiste prima di tutto nella mente e nella percezione delle esperienze vissute.