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Mezzo secolo di tivù raccontato attraverso lo specchio deformato e deformante - ma lo è poi davvero? - del sorriso, della risata, della riflessione, che nasce dalla comicità, dalla satira, dal fumetto, cogliendo lo stretto legame del teleschermo con questi linguaggi che, anzi, rappresentano gran parte della migliore televisione: dal "Sarchiapone" di Chiari e Campanini ai personaggi dello schermo che diventano fumetto e viceversa, alla satira che rivela l'arcano del monoscopio. Il libro ripercorre, attraverso 270 pagine e quasi quattrocento illustrazioni, la storia della televisione italiana, a cinquant'anni dal debutto, con un'analisi che incrocia strade solitamente poco battute rendendo omaggio a numerosi personaggi del piccolo schermo.