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Un cittadino al centro della pandemia, bombardato da una serie infinita di notizie, considerazioni, speculazioni e mistificazioni. Sembra tanto un procurato allarme, ufficializzato dagli esperti che riversano sugli inermi, paure insicurezze utilizzando ogni mezzo, ignari di poter provocare profondi sintomi depressionali. E il protagonista di questo lavoro appare proprio al centro della confusione generale. Ha però la forza di abbandonare tutto e si rifugia in una realtà ai limiti della sopravvivenza. Lontano dalla società civile sceglie un modello di vita estremamente spartano. Rinuncia ai vantaggi che la vita cittadina offre, all'ausilio del telefonino e del computer, alla tv e persino alla corrente elettrica. Ne guadagna in una vita sana, piena di esperienze, che gode dei soli frutti della terra. È un allontanamento da tutto e tutti, nonché dagli affetti più cari. I conflitti generazionali con la figlia, però, dopo aver sperimentato questo modello di vita, si ribaltano. Ora è lei che si sostituisce al protagonista, che si impossessa dei campi e ci accoglie il suo compagno, il giovin signore che sloggia il protagonista nato dalla penna di Antonio Sasso, in questo spaccato moderno, fresco e veloce che esorcizza e vuole salutare a tutti i costi la brutta epoca vissuta. "Bye Bye Covìd" è proprio un libro che sdrammatizza quanto c'è da sdrammatizzare e riporta il lettore nel suo habitat naturale del quieto vivere.