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Due giornalisti d'eccezione, Karl Marx e Friedrich Engels, raccontano, analizzandone il senso e la direzione, gli eventi bellici e politici nell'Italia dal 1848 al 1860. Come valutavano i fondatori del socialismo scientifico il Risorgimento italiano e le singole personalità che ne furono protagoniste? Nel centocinquantenario dell'unità non poteva mancare la riscoperta di questi testi che ragionano sul rapporto tra indipendenza e rivoluzione alle origini della nostra storia nazionale. Raccolti e tradotti alla fine degli anni Cinquanta, questi testi (articoli giornalistici, lettere, brevi saggi dedicati agli eventi del momento) sono ormai introvabili. In essi, oltre alla ricostruzione degli eventi, si trovano anche i giudizi, a volte caustici, su personaggi come Giuseppe Mazzini, i Savoia, Garibaldi, e su tutti i governanti europei implicati nella vicenda italiana e nella rivoluzione europea del 1848. E un'attenzione, quella di Marx ed Engels per la storia italiana, che testimonia di un interesse niente affatto marginale per il movimento risorgimentale, e della lucidità con la quale i due autori individuavano le arretratezze e le debolezze della borghesia italiana che tanto avrebbero pesato sulla storia successiva.