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Il terremoto in Irpinia del 1980 è stato una delle più grandi tragedie del dopoguerra italiano. "C'è sempre un prima e un dopo a spaccarci la vita", scrive l'autore, accingendosi a raccontare, attraverso le vicende dei sopravvissuti, un pezzo di storia dell'Italia del Sud. Cosa accade e come si vive dopo un sisma e durante una lunga ricostruzione che ridisegna territori e vite, sconvolge abitudini e consolidate certezze? Tra gli uomini di don Raffaele Cutolo e socialisti rampanti, tra preti tormentati e utopisti di provincia, tra migranti tornati al paese che non c'è più e ribelli bruciati dall'esperienza degli anni Settanta. Nell'assenza delle istituzioni e nella spietatezza degli affari. Con grande acume e umanità, l'autore ci racconta, attraverso le vicende di personaggi sorprendenti, la fatica di vivere e la voglia di ricominciare.