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Diplomatico, scrittore e appassionato di culture e lingue orientali, Joseph Arthur de Gobineau pubblica le sue "Novelle asiatiche" nel 1876; sei racconti d'amore che si svolgono tra Caucaso, Afghanistan e Persia: La danzatrice di Shamakha, L'illustre mago, Storia di Gambèr-Aly, La guerra dei Turcomanni, Gli amanti di Kandahar e La vita di viaggio. Lo sguardo attento, lo spirito di osservazione e l'esperienza diretta dei luoghi e dei popoli hanno contribuito alla riuscita di una raccolta preziosa per la ricchezza di dettagli nella forma di una narrazione che sfugge all'ambito ristretto della semplice letteratura di viaggio. Un'opera romanzesca che inevitabilmente sconta l'eredità della produzione saggistica del funzionario, con particolare riferimento al "Saggio sull'ineguaglianza delle razze umane", testo collocato fra quelli ispiratori delle teorie razziste. La dimensione poetica e la visione romantica dell'Oriente, sostenuta da una notevole erudizione, rispondono a canoni di autenticità non comune. Introducendo le novelle, l'autore rivendica l'intenzione di rappresentare fedelmente il temperamento persiano, nelle sue singole sfaccettature, evitando di ricorrere a stereo tipi e generalizzazioni.