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Con la novella originale di Laure Balzac. Illustrazioni tratte dall'edizione Michel Lévy del 1874. Viaggiando sul "cuculo" da Parigi al castello di Presles, Oscar e i suoi giovani compagni di viaggio si riempiono la bocca di frottole inverosimili; mentendo con la stessa facilità con cui respirano, parlano di Orienti da cartolina, conquiste femminili vere o presunte, castelli e battaglie in terra di Spagna: tutto è pretesto per vanterie e scherzi all'apparenza leggeri che però avranno conseguenze sul loro futuro. La morale di questo racconto crudele, che è anche un romanzo di formazione, è che un universo fittizio, costruito su frasi senza senso, crolla alla prima occasione, soprattutto nella Francia che si avvia alla monarchia borghese di Luigi Filippo. La realtà riprende allora i propri diritti per ristabilire l'equilibrio tra le parole e le cose: un equilibrio governato dalla legge del taglione.