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Questo libro è un ritratto di Parigi, forse la città più cantata, decantata e declamata, dai suoi abitanti e dai turisti occasionali, fino agli innamorati di passaggio. Dieci poeti ci guidano dentro e fuori la Ville Lumière, tra ricordi, scoperte e curiosità, in due opere qui messe a confronto: Promenades et Intérieurs (1872) di François Coppée e la sua parodia a diciotto mani, Dixains réalistes (1876). Dieci sono anche i versi che compongono ognuna di queste istantanee poetiche, capaci di esplorare, tra le pietre e le vetrine, ogni angolo di esistenza: i poveri e i ricchi, la moda e la natura, l'amore e la fame. Piccola Bibbia di modernità, Parigi in dieci righe, come una venditrice ambulante di primizie e chincaglierie, ci guida, zoppicante o spedita, in questa città di artisti e mercanti, un po' più lontano e dentro noi stessi.