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Gli Idropatici di questo libro sono poeti. Anzi, un circolo di artisti di ogni tipo che si ritrovano a bere e leggere versi nei caffè parigini di fine Ottocento. Tra di loro, autori noti, come Paul Bourget, Laforgue, Léon Bloy, ma anche tanti nomi sconosciuti al pubblico italiano, come Maurice Rollinat, Léon Valade o il fondatore del gruppo, Émile Goudeau. In bilico tra saggio e racconto, nutrito dalle traduzioni di testi inediti, questo libro rievoca le serate poetiche e le riviste letterarie, tratteggiando le singolari esistenze di alcuni poeti. All'ombra di Baudelaire e al fianco di Verlaine, gli Idropatici ci mostrano un coro di artisti alla scoperta dell'ironia, capaci, tra parodie e rivalità, di scaldare il lettore con l'unico vino che non gonfia il fegato e che ci fa sentire meno soli: la poesia.