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Alfred Jarry aveva frequentato la galleria di Ambroise Vollard, il grande collezionista e mercante di arte moderna, e nella cave di questa celebre galleria di rue Laffitte erano nati i due "Almanacchi del Padre Ubu", il burattino usurpatore del trono di Polonia a imitazione del Macbeth shakespeariano. Nello stesso spirito della satira di Jarry, dopo la morte precoce dello scrittore, Vollard riprese il personaggio del "mostruoso fantoccio" che aveva fatto scandalo nelle serate del dicembre 1896 al Théâtre de l'OEuvre, mettendolo a confronto con gli eventi che avevano sconvolto il mondo nei primi decenni del Novecento: il grande massacro della prima guerra mondiale e la Rivoluzione russa ormai avviata verso la dittatura di Stalin. Le due opere, "Le Père Ubu à la guerre" e "Le Père Ubu au pays des Soviets", furono pubblicate a Parigi negli anni Venti, con le illustrazioni di Jean Puys e George Rouault.