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Definito da un critico dell'epoca come il primo dramma francamente politico del teatro contemporaneo, "Une journée parlamentaire" (1894) è l'unico testo teatrale di Maurice Barrès; bloccato dalla censura, venne messo in scena da André Antonie nell'ultima stagione del suo Théâtre Libre. Al centro del dramma, scritto in una Francia ormai prossima all'affaire Dreyfus, è l'intreccio tra finanza e politica dello scandalo del Canale di Panama, una vicenda che mise in luce l'enorme potere acquisito dalla stampa. Più che adottare una prospettiva morale condivisibile, Barrès sceglie di affidarsi a un coro di colpevoli: parlamentari corrotti e violenti, giornalisti assetati di scandali e compravendite, un amico dall'integrità vacillante, una moglie accecata dalla vanità e un protagonista gravato dalle scelte del passato. A oltre un secolo dalla sua stesura, Une journèe rimane un testo godibile sulla pagina, ma anche ben adattabile alla scena (teatrale e politica) dei nostri giorni.