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Chi sono? Sono la Gina, sì, la Gina. Voglio dire quella stessa che s'è ritrovata, così, per caso, a fare il personaggio dentro 'sto romanzo. Beh, romanzo... si fa per dire. Insomma, senza farla tanto lunga, alla fine m'ha convinto, io che sì e no so fare la firma! Insomma ho dovuto leggere 'sto malloppo. E adesso ve lo racconto. Insomma lo racconto... Se c'avessi capito qualche cosa ma... lo confesso, i miei pensieri si sono tutti ingarbugliati. Ci provo lo stesso, dai; non è detto, però, che quello che dico sia quello che c'è scritto. Forse quando l'ho letto ero anche un po' brilla... Vediamo... Insomma si parla... sì, forse... si parla... di un tot di personaggi strampalati che, in fondo, sono come uno solo, un'intera generazione dice l'autore. Mah! Non avete capito? Neanch'io. Penso, però, ma forse mi sbaglio, che non sono solo parole, dietro c'è anche qualcos'altro. Una cosa che ho capito è che quella generazione, come la chiama l'autore, quella, sapete, che in quegli anni voleva rimettere il mondo a testa in su ma che se l'era preso malamente in quel posto, vada cercando un tizio strano forte, un certo Giuseppe. Ma... Giuseppe cos'è? Un sogno? Una fantasia? Una possibilità? Un'Utopia? Io non l'ho capito, vedete voi se ci riuscite. Poi, se vi va, fatemelo sapere. Dove mi trovate? Laggiù, vedete? ... No? Guardate bene, su, laggiù in quel bar a farmi un bicchiere.