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Spesso l'argomento degli immigrati in Italia viene affrontato su giornali e mass media in maniera arida facendo riferimento a dati, statistiche, numeri, oppure, in altri casi, viene proposto puntando su toni patetici e strappalacrime. Viceversa "Un vento dell'est" scandaglia le storie private di due personaggi immigrati in Italia, esaminando non solo i loro bisogni materiali, ma soprattutto quelli legati al loro spirito, alla loro anima appunto, fondamentalmente il loro bisogno d'amare ed essere amati. Le due storie raccontate affondano le loro radici nell'attenta analisi psicologica dei comportamenti, delle illusioni, delle scelte dei protagonisti, anime venute da lontano, ma è investigato anche l'atteggiamento di chi, in Italia, viene a contatto con loro e attraverso questo rapporto finisce per cambiare le proprie convinzioni e il proprio sguardo sulla vita. Due storie completamente diverse, ma parallele per certi versi, che sicuramente possiedono forti punti in comune ed entrambe culminano in una scelta finale, che condizionerà il futuro dei giovani protagonisti e di chi sta loro accanto. Una soffusa ispirazione dickensiana anima le due storie: "Oliver Twist" fa capolino nella prima e "Grandi speranze" traspare nella seconda, a sottolineare come certe situazioni e certe emozioni travalichino i tempi.