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Pomeriggio di una domenica d'inverno. Senza un apparente e preciso motivo, ma solo per vincere la noia e sfuggire alla solitudine in cui è immersa la sua casa, Frydeck, redattore di una piccola agenzia di stampa, tira fuori da un cassetto un pacco di vecchie cartoline. Mentre le passa in rassegna, ne estrae una mai vista prima, senza destinatario né mittente, che rappresenta un uomo sconosciuto che attraversa una piazza altrettanto sconosciuta con una valigia in mano. Per Frydeck quell'immagine si trasforma ben presto in un'ossessione che lo inquieta e lo attrae al tempo stesso, perché può socchiudere una porta su una delle zone più nascoste del suo passato. Cerca dunque di decifrare il mistero ingrandendo l'immagine con una lente, ma senza risultati. Si rivolge, allora, a uno strampalato personaggio che, da una mansarda sopra i tetti della città, scruta "il passare del tempo" e cerca di fotografarlo con un macchinario di sua invenzione. Di lui si dice che sappia fare miracoli e sia in grado di esaudire ogni tipo di richiesta. Da quel momento l'uomo della fotografia prende vita e attorno a lui si animano una serie di misteriosi personaggi che incrociano il suo cammino. Tra questi in particolare una madre e un bambino. La loro apparizione riapre una ferita profonda e nascosta che risale al passato e che l'uomo ha tentato di rimuovere. Turbato dai due, cerca di incontrarli, li segue, ma senza riuscire mai a raggiungerli perché, come in un incubo, all'improvviso scompaiono. Durante un inseguimento che si rivelerà l'ultimo, anche l'uomo scompare senza lasciare traccia di sé. Sarà proprio Frydeck a mettersi sulle sue tracce grazie a un ritaglio di giornale trovato nella buca delle lettere. "L'ingrandimento" è la storia di un duplice inseguimento sul filo delle paure nascoste di due persone, di Frydeck e dell'uomo della foto, entrambe inseguite dal proprio passato.