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Nadar e Baudelaire sono amici fin dalla gioventù, con differenze di carattere e di vedute che insinuano nel loro rapporto una costante, velata schermaglia. Verso la fine di una vita molto lunga, quando l'editore Crépet fa uscire le opere complete di Baudelaire (1906), inserendovi una raccolta di aneddoti raccolti da Asselineau, Nadar si convince a mettere ordine nei ricordi e a ricopiare le lettere dell'amico, scrivendo una sorta di anomala biografia, affettuosa e irriverente. Pescando lettere, biglietti e fogli sparsi da una grande cesta, rievoca la propria gioventù, il primo incontro con Baudelaire: tutto un mondo di artisti, editori, scrittori, giornalisti e attori, le ascensioni in pallone, la fotografia aerea, episodi e testi poco noti. Oltre alle carrellate sui gruppi artistici e letterari dell'epoca, dipinti con humour e gusto della caricatura, il libro di Nadar ha il pregio di presentare l'unico testo teatrale che Baudelaire ha lasciato e una lunga lista di poesie progettate e mai scritte di cui i soli titoli bastano a scatenare l'immaginazione. Introduzione di Ida Merello.