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L'amore per Cristo, che i martiri hanno manifestato con il sacrificio della propria vita, trova l'equivalente nell'amore con cui i pastori d'anime esercitano il loro ministero a totale servizio delle comunità a loro affidate. L'esperienza di Agostino, che da contemplativo si ritrova prete e poi vescovo d'Ippona, rappresenta una testimonianza tanto più attuale quanto più, con il trascorrere dei secoli, acquista credibilità anche oltre la cerchia dei credenti. Dopo la conversione, pensava di dedicare tutto il suo tempo alla preghiera, allo studio e alla contemplazione, nel silenzio e nel nascondimento. Agostino si ritrova, invece, da un giorno all'altro, totalmente immerso nell'attività pastorale; situazione che gestì con intelligente audacia insieme a disarmante umiltà, soprattutto con incondizionato spirito di servizio nei confronti di quel popolo, per la cui crescita cristiana profuse tutte le sue energie fisiche e intellettuali.