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Dall'oscuro primitivo villaggio dell'Oltenia carpatica ai vertici dell'arte e della notorietà internazionale. Tra romanzo e storia, le vicende di un artista di straordinaria fascinazione si incrociano con quelle degli altrettanto straordinari comprimari del racconto (Modigliani, Picasso, Duchamp, Satie) nell'irripetibile scenario della Parigi della prima metà del XX secolo; e di un mondo che - Brancusi lo sente - sta per essere sconvolto da guerre mondiali e dai drammatici avvenimenti del secolo "breve". Certezze e contraddizioni, vittorie e sconfitte, passioni e furori di un protagonista della scultura che impronterà di sé la contemporaneità: dopo Brancusi non sarà più possibile scolpire come prima. Maiastra, il meraviglioso uccello del mito popolare rumeno, apre e chiude il destino di Brancusi; ne diventa, nel bronzo levigato e lucente, il simbolo, l'opera capitale, la scultura assoluta.