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Un secolo grondante sangue e miseria, abusi e soprusi, odio e vendette, ideologie di carta e dittatori folli; e una piccola donna, ma grande per generosità d'animo e amore per la famiglia, che attraversa con coraggio la prima metà del Novecento, la parte più cruenta del secolo, dedicandosi completamente ai suoi quattro figli e trasmettendo loro i segreti e la bellezza dell'Arte della quale lei non ha potuto godere pienamente, avendo sacrificato sull'altare dell'amore le sue straordinarie doti di violinista. Questa è stata Milka Storff (in Salerno, Spalato 1900 - Varese 1954), la madre del famoso attore-regista Enrico Maria, del pittore Giovan Battista, del musicista Nando e dello scrittore-regista Vittorio, che le dedica questo accorato ritratto per ringraziarla dei sacrifici che ha fatto per loro, i "fratelli Salerno", e per onorare la sua memoria. Una misconosciuta "madre-coraggio", un "cuore di mamma" grande come l'odio che ha insanguinato la prima metà del Novecento che lei ha attraversato incolume, amando tutti, sacrificandosi per tutti, con straordinario disincantato, quasi mistico altruismo.