L'allogazione di Anghiari. Leonardo da Vinci «investigatore» d'eccezione in una Firenze passionale tra eccessi, ambigue tensioni e violente contraddizioni di Castello Dionisio - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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L'allogazione di Anghiari. Leonardo da Vinci «investigatore» d'eccezione in una Firenze passionale tra eccessi, ambigue tensioni e violente contraddizioni

  • Autore: Castello Dionisio
  • Editore: Firenze Libri
  • Isbn: 9788872561447
  • Categoria: Letteratura italiana: testi
  • Numero pagine: 272
  • Data di Uscita: 01/01/2009
  • Collana: Collezione Premio L'Autore
20,00 €
Esaurito

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Firenze, anno 1504. In una notte di gennaio viene compiuto un delitto: niente di strano per tempi in cui gli omicidi sono all'ordine del giorno. Ma questo presenta delle caratteristiche morbose che lo rendono da subito un caso "particolare": nella sala dei Cinquecento di Palazzo Vecchio un cadavere viene rinvenuto, dal gonfaloniere Pier Soderini, appeso all'apparato realizzato dall'eccelso Leonardo da Vinci per affrescarne una parete con la battaglia di Anghiari. A questo delitto - forse a sfondo passionale, forse a scopo sovversivo - ne seguiranno altri altrettanto efferati. Il segugio che l'astuto gonfaloniere sguinzaglierà sulle tracce dell'assassino sarà proprio Leonardo. A fianco del maestro per vicoli e palazzi, avvertiremo palpabile l'atmosfera di un'epoca contraddistinta dalle peggiori nefandezze come dai massimi colpi di genio, in cui faziosità e antagonismo furono dominanti, a qualsiasi livello sociale e in ogni campo. Direttamente o indirettamente, verranno chiamate in causa buona parte delle figure di spicco dell'umanesimo italiano: da Michelangelo a Machiavelli, da Raffaello a Botticelli. Perno delle indagini di Leonardo sarà una bettola fiorentina, luogo di ritrovo per prostitute, omosessuali e giocatori d'azzardo che, oltre a svolgere un ruolo affatto secondario per l'esito della vicenda, offre lo spunto per farci conoscere un aspetto insolito del genio, quello di fantasista culinario, e alcune ricette tratte dal Libro de arte coquinaria di Maestro Martino.

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