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«Con questo libro Antonia Gaita dichiara la sua totale complicità con l'opera d'arte; così i suoi versi diventano l'occasione per "raccontare" non soltanto il profilo di un quadro ma ciò che l'occhio percepisce "oltre" quel quadro. Un "taccuino delle impressioni" dove si ritrovano in una ideale collettiva lavori di artisti come Monet, Renoir, Morandi, Van Gogh, Filadelfo e Nera Simi, fino all'indimenticato Carlo Mattioli, con a fronte l'esito riflessivo "in forma di parola" delle emozioni e ricevute. Non versi e poesie a rappresentare le opere, dunque, ma gesti verbali che ne presentino il movimento per possederne lo spirito.»